2023 – Centenario dell’Aeronautica Militare Italiana

Dopo l’istituzione, il 24 gennaio 1923, di un Commissariato per l’Aeronautica, Il 28 marzo 1923,con regio decreto 645,nasceva la Regia Aeronautica. Ad essa vennnero affidate tutte le forze aeree militari del Regno e delle colonie dell’Esercito e della Marina.

Gli uomini della Regia Aeronautica ebbero un ruolo di primo piano nella promozione dell’aviazione in Italia, compiendo imprese che sono divenute famose in tutto il mondo e che sono rimaste nell’immaginario collettivo del nostro paese, con una memoria tenuta viva ancora oggi.

La politica estera del regime fascista confidò molto sul potere promozionale di questa nuova arma, che venne impegnata nel 1935-1936 nella guerra d’Etiopia e, dal 1936 al 1939, nella guerra civile spagnola dove fu attiva l’Aviazione Legionaria. Successivamente, dal 1940 al 1943, prese parte alla seconda guerra mondiale nel corso della quale, in seguito all’armistizio di Cassibile reso noto l’8 settembre 1943, i suoi uomini si divisero tra l’Aeronautica Cobelligerante, fedele al Regno del Sud, e l’Aeronautica Nazionale Repubblicana, forza armata della Repubblica Sociale Italiana di Benito Mussolini. In seguito alla nascita della Repubblica Italiana, la Regia Aeronautica ha cambiato nome in Aeronautica Militare, ma continuando nel solco tracciato dai suoi predecessori.

Per un maggior dettaglio delle vicende che hanno accompagnato lo sviluppo dell’Aeronautica Militare Italiana, lungo i cent’anni dalla sua istituzione, si rimanda all’approfondito studio realizzato da Fiorenzo Longhi, che verrà pubblicato nei prossimi tre numeri della rivista. Ci basta qui soffermarci sulle vicende che accompagnarono la consegna della bandiera e, soprattutto, sul significato dello stemma dell’Aeronautica Militare, che si staglia al centro di essa

Il 31 ottobre 1923 circa 300 tra aeroplani ed idrovolanti si concentrarono all’aeroporto di Roma-Centocelle, ed il pomeriggio del 4 novembre (quinto anniversario della fine della prima guerra mondiale), venne consegnata la Bandiera di Guerra. Si trattava della stessa bandiera concessa all’Arma Aeronautica del Regio Esercito tre anni prima e decorata con Medaglia d’Argento al Valor Militare, in riconoscimento del comportamento dei reparti aeronautici del Regio Esercito durante il primo conflitto mondiale.

La Bandiera è ancora custodita presso il Palazzo Aeronautica Militare, all’interno dell’Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica – Sala delle Costellazioni – e viene utilizzata in occasione di solenni cerimonie militari e civili durante le quali è parte integrante dello schieramento.

Lo stemma dell’Aeronautica Militare, sormontato dall’aquila turrita, simbolo dei piloti militari, racchiude i distintivi di quattro squadriglie che, nella 1ª Guerra Mondiale, si misero in luce per abilità, coraggio ed eroismo. Accompagna lo stemma il cartiglio con il motto “Virtute Siderum Tenus” – con valore verso le stelle – che sintetizza il coraggio, la bravura ed il sacrificio di tutti gli Aviatori italiani. Passiamo quindi al significato dei quattro distintivi.

Il quadrupede chimerico alato con fiaccola (in alto a sinistra), con la parte anteriore da leone e quella posteriore da cavallo, raffigura il distintivo della “X Squadriglia Farman”, costituita il 1° aprile 1913. Tale reparto durante la 1ª Guerra Mondiale prese parte a numerosissime operazioni belliche di ricognizione e bombardamento leggero. Denominata successivamente “27a Squadriglia Aeroplani” eseguì, durante il primo conflitto mondiale, oltre 900 voli di guerra.

Il “Grifo Rampante” (in altro a destra) rappresenta l’insegna della “91ª Squadriglia da Caccia”. Nota come “Squadriglia degli assi”, ebbe tra le sue file eroi come Francesco Baracca, Pier Ruggero Piccio, Fulco Ruffo di Calabria e Ferruccio Ranza.

Il “Quadrifoglio” (in basso a sinistra) riproduce il simbolo della “10ª Squadriglia da bombardamento Caproni”, anch’essa impiegata in audaci azioni belliche durante la Grande Guerra. Il celebre “Leone di S.Marco” (in basso a destra) fu adottato come emblema dalla “87ª Squadriglia Aeroplani”, ribattezzata “La Serenissima” in omaggio alla città di Venezia. E’ di questa squadriglia l’epico volo su Vienna al comando di D’Annunzio.