In ricordo di Roberto Crovato

Ci è giunta la triste notizia della scomparsa a Venezia, il 9 luglio scorso, dell’imprenditore Roberto Crovato, a 74 anni, dopo una lunga malattia. Roberto era nostro socio da qualche anno ed era un grande appassionato collezionista di aerogrammi ed ephemera di Italo Balbo. Con lui ci siamo amichevolmente intrattenuti a telefono diverse volte, soprattutto durante il periodo più acuto della pandemia, con la promessa che avremmo presto colto l’opportunità di conoscerci personalmente.

Con lui si parlava poco o niente del suo stato di salute. I principali argomenti erano, naturalmente, l’aerofilatelia, ma non disdegnava qualche volta di fare cenno al suo lavoro, svolto sempre con grande passione e che, si capiva, lo coinvolgeva quasi totalmente. Ma di tutto questo ne ha sempre parlato con grande modestia, senza mai far trasparire la grande maestria artigianale che lo accompagnava, da molti riconosciuta, come ben evidenziato dai più importanti quotidiani di Venezia, all’indomani della sua scomparsa.

Infatti, è solo adesso che scopriamo che Roberto Crovato era un famoso terrazzaio-mosaicista ed apparteneva ad un’antica famiglia di artigiani, originari del Friuli. Dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti, cominciò giovanissimo ad operare, con la ditta del padre Antonio. Nel 1958 l’architetto Carlo Scarpa lo volle per i pavimenti del celebre negozio Olivetti di Piazza San Marco. Un oggetto di culto per la storia dell’arte contemporanea, visitato ogni anno da migliaia di persone. E basterebbe solo questo per rendere onore al valore della sua maestria.

Con il FAI, Roberto Crovato ha partecipato a diversi restauri conservativi. Fu conosciuto all’estero dopo aver realizzato i terrazzi per la Casa Missoni. Sue le opere per Anish Kapoor, Philippe Stark, il patriarcato di Venezia, Palazzo Ducale e Musei Civici. Numerosi i lavori all’estero. A Gerusalemme e in America, oltre Roma, Siena e Milano. Di lui, chi ha avuto modo di lavorarci insieme ha detto che «pochi conoscevano il valore delle pietre e del marmo come lui. Un creativo naturale».

Alla sua famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze.