2022 – Bergamo – 50° anniversario del primo volo di linea

Il 16 luglio 1970, nella sede della Camera di Commercio di Bergamo, veniva costituita la Società per l’Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio (SACBO), un atto che concludeva un lungo iter iniziato due anni prima per dare vita all’attività di aviazione civile sul preesistente aeroporto militare, risalente al 1939. Esattamente un anno dopo la sua costituzione, sotto l’aspetto puramente operativo, il Consiglio Superiore dell’Aviazione Civile diede parere favorevole all’inizio dei voli, consentendo di operare i collegamenti con Roma, Cagliari, Alghero e Catania. Ma il primo volo civile dall’aeroporto di Orio al Serio venne effettuato il 21 marzo del 1972. Era un martedì, il «DC 9» dell’ITAVIA decollò alle 9.15 e atterrò un’ora dopo a Roma Ciampino; a bordo c’erano 18 passeggeri. I titoli di quei giorni sui giornali locali erano entusiasti, si era aperta una nuova frontiera, un nuovo punto di collegamento e comunicazione, era nato l’Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio.

La compagnia aerea ITAVIA operò per otto anni sullo scalo orobico, prima della prematura cessata attività, con una flotta di bireattori a getto Douglas DC-9 e Fokker F28 “Fellowship”, collegando con voli di linea l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, per la stagione estiva del 1972, a queste destinazioni: Cagliari; Catania; Napoli; Crotone; Roma; Lecce; Corfù. La compagnia ITAVIA operando all’aeroporto di Orio al Serio diede l’input iniziale per far crescere l’aeroporto fino ai giorni nostri.

Il 50esimo anniversario è stato celebrato il 21 marzo scorso a Bergamo, al Teatro Donizetti. Nell’occasione, il presidente di SACBO, Giovanni Sanga, ha detto: «Nei primi trent’anni, il viaggio in aereo ha significato soprattutto lavoro e vacanza; si volava lo stretto necessario. Negli ultimi venti sono cambiate le abitudini, si vola per studio, scambio culturale e turismo, ci sono i “pendolari dell’aria” che tornano a casa in giornata ed è stato proprio l’aeroporto di Bergamo l’artefice di una profonda trasformazione del modo di volare, affermandosi come il miglior scalo a livello europeo nella categoria tra i 5 e i 15 milioni di passeggeri».

La pista di Orio al Serio misurava allora 1.800 metri e alla fine del decennio successivo sarebbe stata allungata progressivamente a 2.800 metri. Nei primi anni il traffico passeggeri è stato molto contenuto, ma ha acquisito un importante valore strategico il movimento delle merci. Fin dal 1976, per decenni, l’attività dei corrieri espresso è divenuta una specializzazione per l’aeroporto, rappresentandone una importante quota di mercato a livello nazionale e facendone il terzo scalo italiano dopo Fiumicino e Malpensa.

Successivamente l’attenzione si è concentrata sull’infrastruttura aeroportuale che ha iniziato a prendere forma nella seconda metà degli anni ’80, con il primo blocco di interventi che ha permesso di disporre di un’aerostazione adeguata ad accogliere un numero crescente di passeggeri e di un piazzale aeromobili in grado di accrescerne la capacità operativa. Infatti, il 26 febbraio 1986 è stata inaugurata la nuova aerostazione e la nuova torre di controllo. Gli interventi per il potenziamento di infrastrutture e servizi sono proseguiti fino al 1995. Nell’ottobre 1998, con un’interruzione di sole 48 ore, fu realizzato un prolungamento della pista da 2.850 a 3.022 metri e nel 1999 per la prima volta vi fu il superamento della quota annua di un milione di passeggeri.

Ma la svolta nel traffico passeggeri si è avuta a partire dal 14 febbraio 2002, quando Ryanair ha avviato le sue operazioni sull’Aeroporto di Orio al Serio, con un volo da Francoforte-Hahn. Dall’anno successivo, con l’apertura di Ryanair della sua base operativa, il movimento passeggeri è andato gradualmente aumentando, passando da 1,2 a 2,7 milioni e così avviando una crescita continua, fino a sfiorare i 14 milioni a fine 2019.

Nel frattempo, è stato avviato l’iter per la realizzazione del collegamento con il treno e sono state gettate le basi per il Piano di Sviluppo Aeroportuale al 2030. Intanto, dal 2011 l’aeroporto ha preso la denominazione «Il Caravaggio». L’intitolazione al celebre pittore Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è arrivata da parte dell’Enac esattamente il 23 marzo 2011. E proprio all’aeroporto di Bergamo, per l’occasione, il 21 marzo scorso Poste Italiane ha allestito uno spazio filatelico dedicato (accanto alla scultura de «Il Caravaggio» di Giacomo Manzù, antistante la porta d’ingresso 3 all’aerostazione), presso cui è stato possibile ottenere l’annullo con il timbro speciale creato per l’occasione. Tale annullo, nel formato tondo, contornato dalla legenda 50° Anniversario del Primo Volo Di Linea e dalla scritta «Milan Bergamo Airport», riproduce le due date capovolte 2022-1972 e la scritta BGYFLY a specchio, con l’immagine di due aerei in volo in direzione opposta, che rappresentano la fase di decollo e di atterraggio.

Inoltre, per commemorare degnamente tale ricorrenza, SACBO, in collaborazione con Poste Italiane, ha realizzato una cartolina filatelica in edizione limitata dedicata allo scalo di Bergamo, che riporta la scritta: «Da 50 anni in volo sul mondo» e l’immagine della pista di volo con un aereo in decollo, scatto fotografico di Kamal Haroui.