Le tariffe di posta aerea

Bruno Crevato-Selvaggi


Nel 1944-45, alla ripresa del servizio per l’interno e per l’estero erano ammesse solo lettere e cartoline ordinarie e raccomandate sino a 1 chilo per l’interno; con limiti diversi a seconda della destinazione per l’estero.
Dal 15 marzo 1947 venne ammesso il trasporto di ogni genere di corrispondenza per l’interno e per l’estero, con gli stessi limiti di peso degli oggetti inoltrati per via di superficie. Gli scaglioni di peso erano di 5 grammi per l’interno, e di 20 per l’estero, poi ridotti a 5.
Dal 26 gennaio 1953 entrò in vigore la differenziazione fra “lettere e cartoline” (LC) con scaglioni di 5 gr., “altri oggetti” (AO) con scaglioni di 20 gr. e giornali (JX) con scaglioni di 30 gr.
Il 1° settembre 1959 la categoria JX fu abolita, e gli scaglioni degli AO furono portati a 30 gr. Dal 1° gennaio 1966 gli scaglioni degli AO furono elevati a 50 gr.
Soppressa il 1° gennaio 1954 sia per l’Italia sia per l’Europa per LC, la sovrattassa via aerea venne reintrodotta il 1° settembre 1961 per l’intero continente, «se espressamente richiesto dagli utenti»; ma era «in facoltà dell’Amministrazione di effettuare il trasporto per via aerea dei suddetti oggetti anche senza sovrattassa, qualora il peso di essi non superi i 5 gr., compatibilmente con la disponibilità dei mezzi aerei e sempreché se ne ravvisi la convenienza ai fini del più celere inoltro.»
La definitiva soppressione (per LC) avvenne prima per l’Europa, e poi per l’Italia. Le tariffe per l’estero per le voci LC (e aerogramma) rimasero in vigore sino al 14 febbraio 2000, quando il corriere prioritario venne esteso al servizio internazionale, sostituendo la posta aerea. Sono invece ancora in vigore per gli AO, sia per l’Europa sia per il resto del mondo.

1.3.1946. Tariffe differenti secondo destinazione e via d’inoltro, da 5 L. per Marocco francese, Algeria e Tunisia, a 63 L. per il Venezuela. Queste tariffe ebbero poi numerose variazioni negli importi, nelle destinazioni ammesse, negli oggetti ammessi e delle vie d’inoltro; non sono qui registrate. Iniziarono presto accorpamenti, non sempre mantenuti: già nel maggio 1949 vi erano solo 5 fasce per l’America, 3 per l’Africa, 3 per l’Asia ed una per l’Oceania. La tariffa più bassa era di 25 L. per i paesi africani del Mediterraneo, la più alta 135 L. per i paesi dell’Oceania. Nel marzo 1975 la tariffa più bassa era di 15 L. per i paesi del bacino mediterraneo, la più alta di 150 L. per le terre australi ed antartiche francesi.
Il 25 marzo 1975 le tariffe aeree per i paesi extraeuropei vennero accorpate per aree continentali (tabella sottostante).
È interessante notare l’analogia storica tra le tariffe internazionali della lettera ordinaria, della posta aerea e dei pacchi. Prima della creazione dell’UPU le tariffe internazionali per la lettera erano regolate solo da convenzioni bi- o multilaterali tra gli Stati contraenti, e quindi erano diverse per ogni destinazione; potevano variare anche a seconda della via d’inoltro prescelta. Con l’UPU si stabilì un unico territorio postale per la lettera semplice, cioè una tariffa unica, sin dal 1879.
Quando dai tardi anni Venti del Novecento si diffuse in tutto il mondo la rivoluzionaria novità dell’inoltro via aerea, le sovrattasse per questo servizio tornarono ad essere molto differenziate a seconda della destinazione, perché dipendevano da accordi reciproci, da accordi con i vettori aerei e da altre cause ancora, e si era quindi tornati ad una situazione di anarchia pre-UPU. Solo nel dopoguerra si riuscì per gradi a concentrare le tariffe per grandi aree geografiche, senza arrivare ancora ad una tariffa unica mondiale, e la stessa situazione si è verificata anche per il prioritario internazionale.
Le tariffe dei pacchi, invece, non sono ancora arrivate a questa fase intermedia, e rimangono nella prima fase ‘anarchica’.

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