Conferenza – Museo di Volandia 8 giugno 2019
Nel giugno del 1929 ebbe inizio la Crociera del Mediterraneo Orientale, voluta dall’allora sottosegretario Italo Balbo per raggiungere il Mar Nero con un duplice obiettivo: addestrare gli equipaggi al volo in formazione sulle grandi distanze e pubblicizzare gli aerei italiani all’estero.

Novant’anni dopo Volandia ricorda l’impresa – «esempio di progresso sociale, commerciale e tecnologico» – con un incontro ospitato in sala conferenze.
La conferenza si è svolta sabato 8 giugno 2019, con inizio alle ore 10.15, al Parco e museo del volo di Case Nuove. Ha introdotto Claudio Tovaglieri, presidente del Comitato Scientifico di Volandia, a cui ha fatto seguito l’intervento di Gregory Alegi su “Le origini e la politica aeronautica di Italo Balbo”. Subito dopo hanno parlato Paolo Waldis sui “Rapporti commerciali” e Sergio Coniglio sull’“Evoluzione tecnologica”. Moderatore della conferenza Filippo Meani.
Base di partenza fu scelta la base navale di Taranto per gli S.55 che raggiunsero Odessa (toccata proprio l’8 giugno) passando da Atene, Istanbul e Varna. Il ritorno seguì un altro itinerario: Costanza, Istanbul, Taranto e infine Orbetello. Al comando dell’impresa c’era uno dei grandi pionieri del volo italiano, Francesco De Pinedo, sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Fu un vero e proprio trionfo per l’industria aeronautica italiana, l’accoglienza per i velivoli della Savoia Marchetti fu grandiosa in ognuna delle città toccate.
